Di tutto un po'

CORNER: L’ANGOLO DELLO SPORT

La musica era quella del film di Sandro Ciotti “Il profeta del gol” dedicato a Cruyff, “Dribbling” di Bruno Martino, la voce della sigla quella di uno storico DJ mestrino, Max Bianchini: “La redazione sportiva di Novaradio vi invita ad ascoltare Corner, l’angolo dello sport”. Conservo quella cassetta, l’originale, tra i miei cimeli radiofonici, perché Corner per molti anni ha significato soprattutto Davide Camera e Alessandro Ongarato.

Alessandro Ongarato

Alle origini di Corner, inizialmente su Radio Mestre Centrale, e alle origini di Novaradio, nella seconda metà degli anni Settanta, ero ancora un ragazzino e ovviamente mi limitavo a giocare a fare la radio con un magnetofono e con il mio amico d’infanzia Gianluca Berton. Ongarato c’era già, bravissimo radiocronista di basket, in una redazione piena di talenti, tra i quali Claudio Pea(poi al Giorno), Claudio De Min passato successivamente al Gazzettino, Adriano De Grandis (anche lui nel quotidiano veneziano) e Claudio Sàssoli. Lo sport mestrino, e poi anche quello veneziano erano seguiti benissimo e con molta professionalità, in un’epoca nella quale tenevano banco i derby calcistici ma soprattutto quelli di basket tra la Reyer e il Basket Club Mestre presieduto dall’alessandrino Pier Aldo Celada, e con Massimo Mangano in panchina, opposto a quel totem della pallacanestro che è Tonino Zorzi.

Per un certo periodo, la domenica pomeriggio lavorarono insieme le redazioni di Novaradio e di Radio Venezia International, le cui punte di diamante erano Giulio De Polo, Fabio Bianchi, Fulvio Taddei, Gianni Valenti ora vicedirettore vicario della “Gazzetta dello Sport” e Marco Bampa.

Nel 1981, con il mio ingresso a Novaradio, Corner è diventato una parte di me; della vecchia, gloriosa redazione sportiva era rimasto solo Alessandro Ongarato, c’erano Daniele Pivato a seguire il Calcio Mestre e Giampaolo Bordin a fare da
“opinionista”, e ricordo il suo odio per gli 0 a 0.

In breve, presi il mio posto in conduzione, la domenica pomeriggio, a coordinare dallo studio i collegamenti (rigorosamente telefonici) e a dare gli altri risultati: un lavoraccio, che però mi dava soddisfazione.

E soddisfazione maggiore ebbi nell’82, alla “vigilia” di Radiosette, quando fui mandato a rappresentare Novaradio a Modena, in un incontro del pool delle radio che seguivano le squadre del campionato di serie C. Lì incontrai Leonida Coghetto, edicolante-giornalista di Treviso, leader carismatico della redazione sportiva di Radiomarca. Grazie alla rete regionale voluta da Maurizio Carlotti, ci ritrovammo sotto la stessa casacca e per qualche anno la domenica pomeriggio
la trascorrevo a Treviso, e spesso conducevo quello che era, con tutti i difetti di una radio locale, un tentativo riuscito di una versione regionale di “Tutto il calcio minuto per minuto”. Collegamenti da vari campi, con il telefono o il “baracchino”CB (ovviamente i cellulari non c’erano ancora), e frequenti aggiornamenti dallo studio. Nei giorni feriali, il pomeriggio, a Mestre,
conducevo “Corner”, ormai divenuto un breve notiziario quotidiano con commenti e interviste, anche attingendo alla rete dei collaboratori di Radiomarca, ricordo in particolare Stefano Salvo, che seguiva il Mestre e talvolta mi sostituiva in conduzione, e il compianto Franco Polisseni, che aveva il mito di Ameri e una passione sfrenata per il jazz, infatti era un buon batterista. Naturalmente, la punta di diamante era Ongarato, imbattibile nel basket, e io ero in un certo senso il “caporedattore” di una
rubrica che mi ha dato tante soddisfazioni e che un giorno vorrei far rivivere da qualche parte, con quella sigla.

Una sigla che facemmo rivivere anche nell’85, quando ormai entrambi avevamo preso strade televisive: ma io e Sandro proponemmo gratis a Novaradio di far rivivere Corner come settimanale sportivo del sabato, e riuscimmo a reggere per
una stagione. Le voci della sigla erano state riammodernate: al posto di Bianchini c’erano Paolo Tonetto e Anna De Ambrosi, e nella sigla c’erano anche i nostri nomi. Ma la musica era sempre quella, evocativa, bella, “brasileira” anche se scritta da un grande musicista italiano… signori, era Corner, l’angolo dello sport.

Davide Camera

CDNEWS

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