Il Garante per la privacy ha concluso l’istruttoria avviata nei confronti di Facebook per il “caso Cambridge Analytica”. Al termine delle verifiche effettuate è risultato che i dati dei cittadini italiani acquisiti tramite l’App “Thisisyourdigitalife” (il test della personalità ideato per raccogliere le informazioni personali oggetto di profilazione), benché non siano stati trasmessi a Cambridge Analytica, sono stati comunque trattati in modo illecito, in assenza di idonea informativa e di uno specifico consenso. Pertanto il Garante ne ha vietato l’ulteriore trattamento e si è riservato di avviare un separato procedimento sanzionatorio.
“Bene! Accolto il nostro esposto. Fin dall’inizio della vicenda Cambridge Analytica abbiamo inviato una segnalazione sia all’Antitrust che al Garante della Privacy. L’informativa sulla privacy rinvenibile sul social network, infatti, non presentava un’idonea informativa. Vi era uno scarso livello di trasparenza rispetto alle condizioni di accesso e di utilizzo dei dati e dei contenuti pubblicati sui profili personali degli utenti da parte di terzi” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Ora attendiamo l’esito del procedimento sanzionatorio” conclude Dona.
Comunicato Stampa – UNC